martedì 25 agosto 2015

SI SCHIUDE IL PRIMO NIDO DI TARTARUGA MARINA SUL LITORALE DI SCIACCA, VEGLIATO DAI VOLONTARI DEL WWF


COMUNICATO STAMPA

Lieto evento stanotte nella spiaggia di Sciacca (AG), località “San Marco”, dove si è assistito alla prima fase della schiusa del nido che una Caretta caretta, aveva deposto lo scorso 4 luglio.

Evento che ha sorpreso i volontari WWF che hanno seguito le fasi e che si accingevano a organizzare un monitoraggio più stretto del nido. La schiusa infatti, complice probabilmente l’ondata di calore dei primi giorni di agosto, è avvenuta con largo anticipo (51 giorni contro i canonici 60/70 delle nostre latitudini).Deposto la notte del 4 luglio 2015, il nido è stato recintato e sorvegliato dai volontari del WWF, coordinati dai referenti locali del Progetto Tartarughe del WWF Italia (http://www.wwf.it/tartarugamarina ). La bella notizia è stata subito comunicata alla Ripartizione Faunistico Venatoria di Agrigento alla Guardia Costiera di Sciacca (AG),

Il personale della Riserva Naturale Torre Salsa (AG) e i volontari locali, hanno presidiato e continueranno a sorvegliare il nido fino alla schiusa delle ultime uova, alternandosi con turni di guardia, giorno e notte, per la loro tutela. Cresce intanto l’attesa per il secondo nido di Sciacca deposto il 20 luglio 2015. “Questi ultimi eventi rappresentano la conferma dell’importanza del sito di Sciacca, che negli ultimi 5 anni è stato scelto ripetutamente dalle tartarughe marine Caretta caretta per la deposizione” ha detto il direttore della Riserva di Torre Salsa, Girolamo Culmone.

Il Progetto tartarughe WWF consiste in una serie di attività, che vanno dal monitoraggio degli spiaggiamenti, alla riabilitazione presso il Centro di Recupero Tartarughe Marine di Lampedusa fino alla collaborazione con i pescatori nell'ambito di progetti di ricerca e conservazione.

“L’opera di sensibilizzazione del WWF fa sì che sempre più spesso vengano segnalati nidi e messi in sicurezza, grazie anche all’opera dei volontari che partecipano ai campi di sorveglianza” ha detto il Presidente del WWF Area Mediterranea, Giuseppe Mazzotta “a conferma ulteriore della necessità di gestire correttamente le lunghissime e bianche spiagge della costa agrigentina”. Questo prezioso impegno consente di operare per la salvaguardia di una specie minacciata in Mediterraneo dall’inquinamento da plastica, dall’impatto con i sistemi di pesca (ami, reti, lenze) e dalla presenza umana e progressiva alterazione delle spiagge naturali, necessarie per il ciclo riproduttivo.






Questa estate il WWF ha lanciato la Campagna del WWF per conoscere il Mediterraneo su www.mybluemed.org/: per tutta l’estate con lo slogan #MyBlueMed verranno postate ogni giorno sui profili social WWF di diversi paesi che si affacciano sul bacino informazioni e immagini su specie, habitat e le tante attività di tutela messe in atto dall’associazione nel Mediterraneo.

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