mercoledì 15 ottobre 2008

Nate sette tartarughe marine nell'Oasi WWF di Torre Salsa

Lieto evento la notte scorsa nella spiaggia adiacente l'Oasi WWF di Torre Salsa, in provincia di Agrigento. Si sono schiuse le uova e sette piccoli di tartaruga marina hanno guadagnato il mare.

Sette piccoli di tartarughe Caretta caretta sono nati questa notte sulla spiaggia adiacente l'oasi WWF di Torre Salsa (Siculiana, Ag). A questi nuovi nati si aggiungono i tre segnalati ieri da un cittadino che ne aveva trovato le tracce sulla sabbia, cosa che ha permesso di individuare e proteggere il nido da cui provengono. Il personale dell'OASI WWF ha passato quindi la notte sulla spiaggia per verificare eventuali nuove nascite ed è stata grande la sorpresa di contarne ben 7.
"Queste nuove nascite confermano che le coste della Sicilia meridionale sono aree di nidificazione della Caretta caretta. In vista della prossima stagione occorre intensificare l'azione di vigilanza per verificare la localizzazione e la quantità dei nidi presenti, per poter mettere in atto azioni di conservazione" ha detto la Direttrice dell'Oasi Stefania D'Angelo.

La fascia costiera, compresa tra Monte Stella e Bovo Marina, nei pressi di Siculiana Marina (Ag), dove è ubicata la Riserva Naturale Orientata Oasi WWF di Torre Salsa, è l'ultimo tratto integro e incontaminato della costa meridionale siciliana. Qui da maggio a settembre si è svolto un campo di volontariato proprio per riconoscere le tracce della tartaruga marina Caretta caretta e sorvegliare la spiaggia per eventuali deposizioni che ha visto alcune centinaia di persone coinvolte.

Il WWF Italia ha attivato da tempo un network per la conservazione delle tartarughe marine grazie alla presenza capillare di sezioni, Centri Recupero Animali Selvatici (CRAS) e Oasi WWF sull'intero perimetro costiero nazionale. In particolare, i 10 centri recupero del WWF Italia tra cui quello di Lampedusa, si sono rivelati utili centri di aggregazione e di riferimento a livello locale per attività di ricerca e conservazione di questi straordinari rettili marini. In quanto punti permanenti essi offrono grandi potenzialità nello sviluppo di legami di collaborazione duraturi con autorità locali e pescatori (la cui collaborazione è fondamentale) per raggiungere l'obiettivo della riduzione dell'impatto delle attività di pesca sulle popolazioni di tartaruga marina e acquisire informazioni su parametri biologici e impatti antropici, indispensabili per lo sviluppo di nuove attività di conservazione.